Siusi allo Sciliar: giro di Laranza

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Giro di Laranza con Veduta del Re: escursione ad anello a Siusi allo Sciliar, un trekking facile tra le Alpi dolomitiche del Trentino Alto Adige.

Autore: Raianaraya Nature Experience

Siusi allo Sciliar è un borgo alpino situato tra due emblematici massicci montuosi delle Dolomiti, lo Sciliar e l’Alpe di Siusi. Quest’ultimo è l’altopiano più vasto d’Europa e sovrasta la piccola località montana rendendola unica nel suo genere.

Qui le Alpi dolomitiche si elevano maestose facendo da sfondo alla località montana. Gli scenari naturalistici e i paesaggi alpini allietano lo sguardo incredulo degli ignari viandanti che passeggiano per le viuzze della piccola frazione del comune di Castelrotto, nella provincia autonoma di Bolzano.

Questa realtà alpina ci era stata consigliata da un amico e avevamo deciso di inserirla nel nostro itinerario on the road. Ormai in Trentino da alcuni giorni, avevamo lasciato alle nostre spalle l’incantevole parco naturale Adamello-Brenta e ci eravamo diretti verso questa nuova meta, alla scoperta dell’Alpe di Siusi.

Il viaggio sulle Alpi on the road era quasi giunto al termine, ma prima di concludersi aveva ancora molto da regalarci. Per questa escursione, in particolare, ci siamo voluti tuffare in un trekking ad anello facile che riuscisse a mostrarci gli incantevoli paesaggi nei dintorni di Siusi allo Sciliar: il giro di Laranza.

Itinerario Siusi allo Sciliar: giro di Laranza

Il sentiero ad anello di Laranza è un percorso nei boschi di Siusi allo Sciliar. Questa passeggiata è rinomata per la splendida Veduta del Re ed è adatta a chiunque voglia respirare un po’ aria pulita e rilassarsi nel silenzio della natura.

Per intraprendere l’escursione, abbiamo parcheggiato il nostro van nell’area di sosta adiacente agli impianti di risalita di Siusi. Il parcheggio è gratuito tutto il giorno e assolutamente sicuro. Dagli impianti sciistici abbiamo percorso le vie di Siusi allo Sciliar per circa una mezz’ora prima di raggiungere l’imbocco del giro di Laranza.

Abbiamo attraversato il caratteristico borgo alpino che merita di essere visitato per le singolari casupole in legno, la storia del luogo e la cultura centenaria. Siusi allo Sciliar è avvolto da un velo di mistero ed è sede di diverse leggende su spiriti e streghe. Soprattutto durante il medioevo, Castelrotto e le sue frazioni erano considerate terribili rendez-vous di streghe e spiriti malvagi. Questi si incontravano per svolgere misteriosi rituali e divulgare antiche letture demoniache.

Giro di laranza, anello veduta del Re

La leggenda del sasso delle streghe

Nei pressi del lago di Fiè, poco distante da Siusi allo Sciliar, si trova una roccia leggendaria nota a tutti come il Sasso delle Streghe. Un masso con una forma allungata ricoperta da muschio brillante. Sulle pendici di queste Alpi dolomitiche, si narra che le streghe si incontrassero su di questo sasso. Qui, nelle notti più oscure, le demoniache donne danzavano e gridavano per portare a termine i loro rituali.

Tra la gente locale girano voci che un tempo, il parroco di Fiè allo Sciliar, decise di recarsi al sasso per riposare. Questa scelta aveva un intento ben chiaro, ossia quello di sconfiggere le malefiche creature della montagna.

Il parroco cadde in un sonno profondo che fu interrotto soltanto dal suono delle campane di mezzanotte. Al suo risveglio, egli dovette assistere all’oscena riunione delle temibili streghe. Ma non passò molto prima che queste si accorgessero della presenza di un uomo.

Fu così che il parroco fu torturato e malridotto a tal punto da ridurlo in fin di vita. Al mattino seguente si narra che il povero malcapitato fu ritrovato cosparso di graffi, ustioni e lividi. Da quel momento, il Sasso delle Streghe è stato considerato un luogo pericoloso da cui tenersi lontani.

Veduta del Re, escursione ad anello di Siusi

Ammaliati dalla storia e le leggende locali, abbiamo intrapreso il sentiero di Laranza. Prima abbiamo costeggiato l’Hotel Mirabell e i caratteristici masi dell’Alto Adige. Dopodiché, abbiamo cominciato a salire sulla strada asfaltata che conduce all’inizio del sentiero con segnavia N°5: Giro di Laranza.

Il primo tratto del sentiero era in ghiaia e attraversava i verdi campi illuminati dal sole. Alla nostra sinistra l’imponente Alpe di Siusi che si stagliava verso il cielo. Il massiccio roccioso sembrava dominare incontrastato sulla vallata e tutti i borghi alpini allo Sciliar. Intanto, il nostro sguardo incredulo vagava nel pittoresco scenario dolomitico.

Dopo poco ha avuto inizio il sentiero nel bosco che ci ha condotto in meno di 15 minuti alla famigerata Veduta del Re. Questo è un panorama a 1.150 metri circa s.l.m. che prende il nome dal Re di Sassonia che vi si recava durante i periodi di riposo.

Il giro di Laranza si snodava attraverso il bosco mescolandosi con la lussureggiante vegetazione e le antiche rocce che costellano il sentiero. Con un dislivello di circa 200 metri in poco meno di due ore, questa è una passeggiata adatta a tutti e per tutte le età. Inoltre, durante il tragitto abbiamo notato diverse panchine in legno per permettere ai visitatori di godere della natura e la pace del bosco dolomitico.

Giro di laranza, anello veduta del Re, Siusi allo Sciliar

Fuori dal bosco

In meno di un’ora abbiamo percorso l’intero sentiero di Laranza immerso nel bosco. Siamo stati travolti da una sensazione di pace capace di pervadere le nostre menti. Usciti dalla vegetazione, abbiamo percorso una viuzza asfaltata con l’Alpe di Siusi imponente dinnanzi a noi.

Al termine della strada, abbiamo proseguito verso la statale dove attraverso passaggi pedonali abbiamo raggiunto di nuovo l’imbocco del giro di Laranza. Abbiamo seguito sempre le segnaletiche per Siusi allo Sciliar e infine abbiamo raggiunto il centro del paesino.

Questo magico itinerario tra i boschi e i campi del borgo alpino di Siusi ha stravolto le nostre aspettative permettendoci di esplorare luoghi incontaminati tra le montagne più invidiate del mondo, le Alpi delle Dolomiti.
Raianaraya Nature Experience

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