Week end sulle Dolomiti: Escursione sul Passo S. Antonio

Week-end Padola, escursione passo S. Antonio con ciaspole, Auronzo di Cadore

L’ultima escursione in invernale prima del lockdown di febbraio. Un’emozionante esperienza sul Passo Sant’Antonio nelle Alpi dolomitiche in località Padola.

Autore: Raianaraya Nature Experience

Lo scorso febbraio, appena prima che le autorità della regione Venetodecidessero di inasprire le misure di contenimento contro il Covid-19, un istinto premonitore mi scosse completamente. Un pensiero fisso cominciò a ronzarmi nella testa come quando sai che se non farai a breve qualcosa, probabilmente sarà ancora più difficile in seguito. Chiamatelo istinto, sesto senso o come più vi aggrada, ciò non toglie che a volte sappiamo già quello che vogliamo fare e, semplicemente, bisogna assecondare quelle sensazioni.

Nel suddetto caso, sentivo che la situazione sarebbe potuta cambiare a causa della pandemia e, quindi, non sarei più riuscito ad avventurarmi sulle cime ancora innevate. Qualcuno potrebbe asserire che non è assolutamente necessario andare in montagna in un periodo complicato come questo, tuttavia, credo che sport e attività in montagna, svolte individualmente o con membri dello stesso nucleo familiare, non vadano assolutamente a intaccare sul tragico contagio pandemico odierno. Inoltre, per chi come me è affetto dal magnetico richiamo della natura, non c’è altra via che farsi trascinare da quell’aura di pura energia e vitalità.

Destinazione Dolomiti

Insieme alla mia avventurosa compagna pianificammo in breve tempo un itinerario per un week end sulle meravigliose Alpi orientali, sulle magnifiche Dolomiti. Nello specifico, affascinati dalla zona del Cadore, non esitammo a prenotare un B&B in un paesino montano nella provincia di Belluno, Dosoledo. Cercavamo un angolo di pace nel silenzio assoluto, lontano da ogni possibile cenno di civiltà. L’obiettivo era quello di fare dei trekking nella neve, anche con ciaspole, e la notte poi soggiornare in un luogo tranquillo seduti vicino a un fuoco e sorseggiando un bel bicchiere di genziana locale.

Mentre organizzavamo la nostra fuga, il nostro carissimo amico Marco si unì alla spedizione e così il sabato mattina, alle otto in punto, eravamo già in auto procedendo verso la nostra destinazione: Padola. Percorrendo l’autostrada, soprattutto negli ultimi trenta chilometri, sembra di essere inghiottiti da questi enormi colossi di roccia che torreggiano ai lati della carreggiata. Infatti, eravamo affascinati da questa visione quasi paradisiaca, ancor di più quando la neve cominciò a cadere placida e le bianche vette quasi si fondevano con il pallido cielo. Negli ultimi chilometri, una volta usciti dal percorso a pedaggio, ci infilammo nell’angusta e tortuosa stradina che ci condusse alla nostra prima meta di giornata.

Padola, escursione, Dolomiti Alpi

Padola, l’inizio dell’avventura

Giungemmo nel rustico centro di Padolaintorno alle dieci circa. Le abbondanti nevicate e la frequente azione degli spazzaneve avevano scolpito ogni viuzza del villaggio: bianchi muraglioni si estendevano su entrambi i lati della strada superando le auto in altezza di una decina di centimetri. Lo scenario era suggestivo e il nostro volto palesava quella gioia di chi non aspettava altro che vivere quell’esperienza. Non c’era altro posto in cui avremmo voluto essere se non quello. Entusiasti, parcheggiammo in un piccolo piazzale e ci dirigemmo a piedi verso il posto in cui si noleggiano le attrezzature da sport invernali.

Noleggiammo tre paia di ciaspole per due giorni e saltammo a bordo dell’auto per raggiungere il luogo da cui avremmo affrontato la nostra prima ciaspolata: il Passo Sant’ Antonio. In circa un quarto d’ora eravamo già nel piccolo parcheggio adiacente al bivio per Danta, poco distante dalla chiesetta di Sant’ Anna. Prima però di lanciarci in questa nuova avventura, la mia dolce metà aveva bisogno di un’oretta per sostenere un esame a distanza, pertanto, io e Marco le augurammo buona fortuna e la lasciammo alla sua prova. Per più di un’ora camminammo e ci perdemmo nei sentierini battuti esplorando quelle magiche zone completamente innevate. Il silenzio, la natura incontaminata e la buona compagnia sono sicuramente i doni più grandi che si possano ricevere nella vita.

Passo Sant' Antonio, Padola, Dolomiti Alpi

Ciaspolata, il Passo S. Antonio

Ritornati al parcheggio, ormai pronti per il trekking di giornata, allacciammo le ciaspole e ci incamminammo per il rinomato Passo S. Antonio. Quest’ultimo è un valico alpino nel Comelico che collega Padola all’incantevole Auronzo di Cadore. Il tempo, nonostante le previsioni avverse, tenne fino a tardo pomeriggio, perciò, riuscimmo a godere delle migliori condizioni possibili. Passeggiammo in quelle quiete lande splendenti, circondati da immensi abeti e accompagnati da argentei luccichii innescati dagli innumerevoli cristalli di neve. Come in un deserto artico, candide dune si susseguivano delineando paesaggi da sogno. Di certo fu una fortuna che il sentiero scelto ci venne consigliato da locali per via delle sue vedute panoramiche e mozzafiato.

La nostra escursione durò circa tre ore e più che un’attività sportiva prese i connotati di un’esperienza spirituale. Non nel senso religioso della parola, ma nel suo aspetto intrinseco e più profondo poiché finalmente eravamo immersi nella natura selvaggia, respirando aria pura e percorrendo pendii innevati in totale solitudine, soltanto noi e madre natura. Ancora una volta, avevamo l’occasione di vivere momenti unici e preziosi che solo questo tipo di eventi può generare. Cogliemmo qualche istante per scattare qualche foto ed immortalare attimi di gioia e pura vita. Infine, quando l’ora era tarda, decidemmo di recarci al parcheggio da cui era partito il sentiero.

Escursione Passo S.Antonio, Padola, Auronzo di Cadore, ciaspole

Con un’espressione di soddisfazione sul viso e un leggero accenno di stanchezza, ci immettemmo sulla via del ritorno. In meno di mezz’ora coprimmo la distanza che ci separava dal nostro B&B nel ridente paese di montagna di Dosoledo. Quello sarebbe stato il nostro piccolo covo per la notte, lì avremmo trascorso una delle serate di pace tra le più rilassanti di sempre.

Nel prossimo articolo, dopo aver trascorso la notte, colti da una forte nevicata, esploreremo il Lago di Auronzo di Cadore.
Raianaraya Nature Experience

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