Escursione sul Rittner Horn, anche noto come Corno del Renon, nel cuore dell’Alto Adige poco distante dalla città di Bolzano. Ecco un trekking panoramico immerso nella lussureggiante vegetazione delle Dolomiti in Sud Tirolo.
Autore: Raianaraya Nature Experience
Bolzanoè una città del Trentino Alto-Adige adagiata in una conca protetta dalle Dolomiti. Le Alpi maestose circondano il centro urbano e svettano verso l’alto donando quel suntuoso e caratteristico scenario verdeggiante. Qui, a pochi passi dal traffico cittadino, è possibile perdersi nella natura incontaminata trentina. Una delle zone più affascinanti a pochi minuti di auto è di sicuro il Passo Mendola. Ma in questo caso il nostro sguardo si è posato su una meta diversa: il Corno del Renon. Ecco la nostra escursione sul Rittner Horn attraverso i paesaggi alpini tra i più invidiati al mondo.
Era da tanto che aspettavamo il momento giusto per esplorare le montagne del Sud-Tirolo e quando si è presentata l’occasione non abbiamo potuto fare altro che coglierla e tuffarci in questo nuovo viaggio tra le Alpi dolomitiche. Per il nostro week-end in alta quota, abbiamo identificato le Alpi Sarentine, ossia il parco naturale più grande dell’Alto Adige. In particolare, siamo stati colpiti dal Corno del Renon, meglio noto dagli austriaci come Rittner Horn. Questa cima è alta 2.260 metri s.l.m. ed è tra le più panoramiche della zona con scorci sulle Alpi e le vallate della provincia autonoma dell’Alto Adige.
Al mattino siamo svegliati da un cielo sereno solo a tratti ricoperto da candide nubi. Infatti, nonostante un meteo non proprio dei migliori, il tempo non sembrava minacciare con possibili rovesci. Pertanto, preparata l’attrezzatura e riempiti gli zaini con tutto il necessario, partiamo alla volta del Corno del Renon per affrontare finalmente un’escursione sul Rittner Horn, in questa meravigliosa terra immersa nella natura più selvaggia.
Il Rifugio Pemmern – l’inizio della scalata
La prima cosa che salta all’occhio mentre ci dirigiamo verso il punto di partenza del sentiero è la costanza e la dedizione che gli altoatesini ripongono nel mantenimento, così come nella cura, dell’ambiente naturale. Flora e fauna sembrano essere le priorità assolute prima di ogni altra cosa. Una regola morale prima ancora che sociale. Proseguiamo in auto su per dei tornanti fino al Rifugio Pemmern. Qui parcheggiamo nello spiazzo nei pressi degli impianti di risalita, nella cosiddetta stazione a valle. Da Bolzano impieghiamo una mezz’ora circa per coprire i 20 chilometri di strada che conducono alla funivia del Renon.
Il sentiero per affrontare l’escursione sul Rittner Horn parte subito alle spalle del rifugio Pemmerned è molto curato. Infatti, per quasi tutto il percorso è possibile fare passeggiate anche con passeggini e senza attrezzature. La condizione del suolo è perfetta. I percorsi sono così curati e ben tenuti da sembrare parchi attrezzati. Inoltre, se si pensa che conducono ad oltre 2.000 metri, ciò diventa ancora più incredibile.
Oltrepassiamo la prima sbarra che delimita il percorso e iniziamo a salire. Veniamo come avvolti da un paesaggio brulicante di pini e abeti. Il sentiero serpeggia tra la flora e procede regolare. Nel frattempo, siamo accompagnati da un constante cinguettio di uccelli e dai campanacci dei pascoli che scandiscono i nostri passi.
Nelle vicinanze udiamo anche dei suoni indistinti, appena percettibili all’orecchio. Non capiamo cosa sia, ma senza troppo curarcene avanziamo per la nostra strada. Infine, ecco che la vegetazione comincia a diradarsi, lasciamo che il bosco si allontani alle nostre spalle come delle ombre che al calar del sole si allungano e scompaiono verso l’orizzonte.
Il sentiero per il Rittner Horn
Dopo circa mezz’ora di cammino, per un attimo ci ricongiungiamo agli impianti di risalita che da valle seguono un’altra via diretta per il Corno del Renon. Per alcuni metri la salita si fa più dura. Intravediamo alcuni bovini al pascolo e a tratti siamo costretti a schivarne qualcuno intento a ruminare e a trascorrere la sua giornata disteso su un verde manto erboso.
Superato questo strappo in pendenza, scolliniamo e ci immettiamo in un ampio sentiero in ghiaia. Girandoci in torno sembra che i prati non abbiano confini e che in qualche modo possano raggiungere l’infinito. Una terra immensa che si estende senza misura. Un paradiso verde. Così, procediamo fino a un cartello che indica le diverse mete escursionistiche. Ormai siamo vicini ad un rifugio e possiamo ammirare imponente dinanzi a noi l’altopiano del Renon.
Seguiamo per il Rittner Horn e diamo un’occhiatina veloce ai tavoli esterni del piccolo albergo che promette buon cibo. Superandolo, riusciamo a distogliere lo sguardo e a concentrarci sul nostro obiettivo, la cima. L’ultimo strappo è in forte pendenza e corrisponde alla pista da sci durante la stagione invernale.
Salendo, avvertiamo di nuovo dei rumori indistinti come quelli provenienti dal bosco un’oretta prima. Tuttavia, questa volta, trovandoci nelle immediate vicinanze, riusciamo a distinguere delle note. Infine, ecco un coro emergere dal nulla. In questo momento comprendiamo da dove provenissero quegli strani suoni, ovvero un coro di alpinicon tromba e tamburo.
Conquista del Corno del Renon
Siamo ormai quasi al termine della nostra escursione sul Rittner Horn. Sono in molti a percorrere la nostra stessa strada e tutti mostrano dei volti affaticati. Nella nostra salita siamo circondati da un gregge di pecore per niente disturbate dal nostro passaggio con cui riusciamo anche a scattare alcuni selfie.
Scherziamo un po’ e cogliamo l’occasione per recuperare le energie con delle barrette proteiche. Infine, salutiamo le spensierate pecorelle e ci apprestiamo a concludere l’ultimo tratto del sentiero per il Corno del Renon. Infine, ci siamo, possiamo vedere il rifugio in vetta e le rocce disseminate sull’altopiano. L’escursione sul Rittner Horn è completa.
Dalla cima godiamo di una vista mozzafiato. Possiamo ammirare la Val di Funes, la Val d’Isarco, il Monte Catinaccio e Bolzano. Tutto intorno, la luce e l’ambiente conferiscono alla flora e all’intero paesaggio un colore di una tonalità arancio e un verde alieno quasi fluorescente. Infatti, sembra di essere su un altro pianeta. Davanti a noi un’aquila grida e plana fiera nel cielo superando in altezza le vette che si perdono a vista d’occhio.
La sconfinatezza di tale paesaggio è inspiegabile. Le nuvole, le cime, le praterie alpine e le vallate immense danno vita ad un tripudio di bellezza da cartolina. Ammiriamo il paesaggio concedendoci un pranzo al sacco e infine, lanciato un ultimo sguardo verso quella meraviglia della natura, ci incamminiamo verso la strada del ritorno.
Info Percorso
Si consiglia di affrontare questo trekking nei periodi più caldi e meno piovosi, in particolar modo, tra maggio e settembre. Anche se, con le dovute precauzioni e dopo essersi informati correttamente sullo stato dei sentieri, è possibile anche in altri periodi.
Si consigliano scarpe da trekking, ma non sono per niente indispensabili. Il suolo è ben curato fino alla cima del Corno del Renon. Consigliabile portare abbigliamento più pesante in zaino per le escursioni termiche.
Scheda Tecnica
- Partenza: Stazione a Valle – Rifugio Pemmern
- Arrivo: Altopiano del Renon
- Cima: Rittner Horn – Corno del Renon
- Paesaggio: Val D’Isarco, Val di Funes, Monte Catinaccio, Bolzano, Alpi Sarentine
- Dislivello: 650 m
- Durata: circa 3,5 h
- Difficoltà: E – Escursionistico
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