Itinerario dei Boschi di Mestre

Itinerario dei boschi di Mestre, Venezia

Mestre, oltre ad essere a pochi passi dalla meravigliosa città di Venezia, è anche disseminata di diversi boschi e grandi parchi dove è possibile tuffarsi nella natura incontaminata. Ecco l’itinerario dei Boschi di Mestre che abbiamo intrapreso nella nostra ultima avventura nella natura.

Autore: Raianaraya Nature Experience

Molti sono i progetti avviati dal comune di Venezia Mestre per la salvaguardia e la protezione delle aree verdi, tra questi, anche quello di ricreare aree boschive nella zona meglio nota come Bosco di Mestre. Iniziative, campagne di donazioni e pianificazioni dirette hanno portato negli ultimi anni ad una massiccia forestazione urbana che mira ad ottenere una città sempre più verde, riportando in vita quello che una volta era il vecchio Bosco di Mestre. A questo punto, era il momento di verificare con i nostri occhi questi boschi di Mestre e lanciarci finalmente in questa nuova avventura.

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Stazione di Venezia Mestre, punto di partenza

Era da tempo che avevamo in mente di percorrere la ciclabile che dal Parco San Giuliano, un grande parco sulle sponde della laguna veneta, raggiunge l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Negli ultimi tempi, la voglia di esplorare il territorio circostante continuava a crescere. Al contempo, il desiderio di scoprire più nel profondo gli scenari naturalistici che la città di Mestre aveva da offrire era irrefrenabile. Così, lo scorso 2 giugno, abbiamo preso le bici e ci siamo lanciati in questa nuova esperienza.

Il piano iniziale era quello di costeggiare la laguna di Venezia fino all’aeroporto Marco Polo, ma successivamente, avendo scoperto che nei dintorni si potevano raggiungere dei boschi, abbiamo optato per l’aumentare i chilometri del nostro itinerario. Al mattino ci siamo recati in bici fino alla stazione FFSS Venezia Mestre attraversando il sottopassaggio che collega Mestre con la città di Marghera. Questo è il punto da cui è davvero cominciato tutto.

A pochi metri dalla Stazione di Venezia Mestre ha inizio una pista ciclabile che porta fino in centro storico. Ma come raggiungere Parco San Giuliano da lì? Vista la nostra propensione a voler pedalare su dei sentieri o percorsi ciclabili, abbiamo scelto di arrivare al parco seguendo la ciclabile fino a Piazza Barche. Dopodiché, attraversando il capolinea dei tram, abbiamo imboccato il lungo Viale San Marco.

Quest’ultimo è attrezzato con un percorso pedo ciclabile che connette il centro città con il San Giuliano. In circa dieci minuti abbiamo raggiunto il parco mentre il sole andava a guadagnare lentamente la posizione più elevata nel cielo. Nonostante fosse una serena e soleggiata giornata di giugno, un’aria fresca e un delicato vento costante ci hanno permesso di godere appieno dell’escursione in bici senza patire in nessuna occasione il caldo.

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Il Sentiero Ciclabile: dal Parco San Giuliano all’aeroporto Marco Polo di Venezia

Giunti al parco San Giuliano, ci siamo diretti verso il sentiero su sterrato che dal parco conduce all’aeroporto in località Tessera. Questo percorso è molto suggestivo e spesso abbiamo avuto la possibilità di scorgere in lontananza la magnifica Venezia. Costeggiando l’argine del canale e la meravigliosa laguna, abbiamo percorso il primo tratto molto agevolmente. In alcuni momenti, la vegetazione più fitta sembrava avvolgerci per poi liberarci in un nuovo scenario.

Al primo bivio, abbiamo optato per raggiungere Tessera dal lato sinistro dell’argine, attraversando il canale sul ponte di legno. Da questo momento, abbiamo avuto non poche difficoltà, soprattutto in alcuni tratti del sentiero, per via della larghezza dello stesso. Infatti, per un bel pezzo, il sentiero è stretto e una striscia di terra battuta della larghezza di una ruota da mountain bike è tutto ciò che emerge tra l’erba curata circostante.

Nonostante un po’ di instabilità, il percorso era magnifico e in alcuni momenti ci ha catapultato in piccole aree boschive attrezzate dove chi voleva, poteva sedersi e ammirare la laguna nel silenzio della natura. Infine, poco distante, un aereo disegnava l’ultima linea prima di toccare terra. Eccoci giunti a Tessera, ma più precisamente, a Forte Bazzera.

Questo è il tratto conclusivo della ciclabile che dal parco San Giuliano raggiunge l’aeroporto di Tessera. Da questo momento, abbiamo iniziato a pedalare su una strada asfaltata per niente trafficata. In circa cinque minuti abbiamo raggiunto la rotonda che si allaccia alla strada statale SS14 e abbiamo proseguito dritto per via Triestina dove finalmente è cominciato il vero e proprio tour tra le zone rurali e il Bosco di Mestre.

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Come avventurarsi nei Boschi di Mestre

La sera prima dell’escursione in bici avevamo consultato alcuni siti web per abbozzare un piano d’azione ipotetico. Potremmo dire che avevamo raccolto quelle informazioni minime per poter affrontare al meglio questa avventura nella natura. Perciò, durante la marcia, abbiamo controllato di rado la mappa, inoltre, quando usciamo all’insegna dell’esplorazione, non vogliamo mai davvero conoscere la direzione e talvolta, perché no, ci perdiamo per poi ritrovarci in un luogo mai visto prima e che altrimenti non avremmo mai potuto raggiungere.

Come raggiungere quindi il bosco di Mestre? Innanzitutto, abbiamo seguito la ciclabile sul lato sinistro della carreggiata di via Triestina per poi svoltare a destra in via Pezzana. Quest’ultima è una strada sterrata piuttosto ampia che conduce ad un centro di accoglienza. Noi l’abbiamo percorsa fino al piccolo ponte che oltrepassa uno stretto canale.

Proprio nei pressi di questo modesto corso d’acqua, ha origine uno strettissimo sentiero ciclabile che ricorda vagamente un tratto del precedente percorso che costeggia la laguna veneta all’altezza di Campalto. Abbiamo continuato a pedalare per circa venti minuti, oltrepassando campi in fiore disseminati di papaveri, alberi da frutto e piccole aree con una fitta vegetazione. D’ improvviso, anche un piccolo leprotto intento a cercare cibo ha fatto capolino dai vicini cespugli.

Usciti dal sentiero, abbiamo imboccato un altro percorso ciclabile dal lato opposto del canale che conduce verso il Bosco di Mestre, precisamente, al Bosco di Zaher. Finalmente, dopo circa un’ora e mezza di pedalata, abbiamo raggiunto la tanto desiderata meta. Per la prima volta siamo entrati in quest’area boschiva mestrina che mai avevamo immaginato potesse essere così curata e suggestiva.

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Bosco di Franca e Bosco Ottolenghi

Una volta circondati dalla verde flora boschiva, siamo rimasti estasiati alla vista di cotanta bellezza. Più che altro, nessuno, neanche localmente, ci aveva mai accennato di questa zona della città, pertanto, non avevamo alcuna idea di cosa aspettarci. Abbiamo attraversato l’intero bosco di Zaher fino a raggiungere il Bosco di Franca. Il percorso naturalistico è incantevole e in alcuni punti sembra di essere realmente su una montagna ad alta quota.

Il nostro tour in bici è proseguito a lungo esplorando ogni sentiero che si divincolava tra la vegetazione. Abbiamo vagato nel bosco ammaliati e un po’ increduli. Era difficile credere che non avessimo mai sentito parlare del Bosco di Mestre. Eppure, dopo molto tempo, eravamo lì, nell’area più verde della città. Percorrendo le viuzze del bosco, c’erano persone che stendevano un telo e si preparavano per un picnic, ciclisti che approfittavano della bella giornata per un po’ di sano sport e molti altri che cercavano di rilassarsi nella silenziosa natura circostante.  

I sentieri proseguono come zigzagando tra la vegetazione e, in alcuni punti, si intrecciano per condurre in una direzione precisa. La parte che più si avvicina ad una vera e propria selva è il Bosco Ottolenghi. Al suo interno, per quasi tutto il tragitto, siamo rimasti incantati da come gli alberi, le foglie e gli arbusti avvolgessero l’intero scenario, talvolta perfino oscurando la via che stavamo percorrendo.

Infine, ammaliati dall’incredibile regalo di questa esperienza nei boschi di Mestre, abbiamo deciso di raggiungere il Parco Bissuola, dove questa volta abbiamo steso noi un telo sul prato e abbiamo fatto un picnic all’ombra di un ciliegio. Finalmente, dopo alcune settimane di stop, abbiamo potuto trascorrere una giornata all’insegna dell’esplorazione, del divertimento e in piena sintonia con la natura.

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Itinerario dei Boschi di Mestre

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Raianaraya Nature Experience

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