Belvedere Trieste, la passeggiata per la via Napoleonica

Dalla via napoleonica al castello di miramare, viaggio sul golfo di Trieste

La via Napoleonica o via vicentina è un percorso panoramico con un ampio belvedere su Trieste. La passeggiata, inaugurata nel 1830, vive nella leggenda. Questa è la nostra esperienza sulla strada napoleonica.

La via Napoleonica e il belvedere su Trieste

La via vicentina, meglio nota come via Napoleonica, è un percorso panoramico con un belvedere su Trieste. La passeggiata, lunga circa quattro chilometri, costeggia le rocce carsiche su un sentiero in falso piano in discesa.

Il punto di partenza è Opicina, ossia il borgo triestino noto per il maestoso obelisco che segna il cancello della strada napoleonica. Infatti, da qui ha inizio un cammino impregnato di leggenda che affascina con i suoi ampi scorci sul golfo di Trieste.

Una leggenda vuole che la via napoleonica fosse stata inaugurata dalle truppe di Napoleone. Con maggiore probabilità invece è più convincente la storia che si cela dietro alla via vicentina e al suo nome.

Infatti, questo è anche il nome dell’ingegnere che ha progettato la suddetta strada, ossia Vicentini. Pertanto, è plausibile che questa sia la fonte più accreditata. Ad ogni modo, un alone di mistero ancora permane sulla strada e le sue origini.

Trieste in un primo momento non era nel nostro itinerario. Infatti, l’ultima regione nel nostro viaggio on the road doveva essere il Trentino Alto Adige.

Ma a causa del meteo incerto e di condizioni atmosferiche quasi invernali, abbiamo dovuto desistere e cercare soluzioni alternative. Un belvedere a Trieste e la strada napoleonica non erano che silenziose e lontane entità distanti dai nostri pensieri.

Ma dopo un’attenta analisi meteorologica, il Friuli Venezia Giulia sembrava presentarsi come la destinazione migliore. Così, ci siamo recati sul Carso per trascorrere gli ultimi giorni in viaggio tra le montagne in Italia.

via napoleonica da Opicina a Prosecco

Friuli Venezia Giulia: dalla Val Rosandra alla Via Napoleonica

Raccogliendo le ultime forze, ci siamo lanciati nell’ultima impresa del nostro viaggio sulle Alpi on the road. La prima meta del Friuli è stata la Riserva Naturale della Val Rosandra. Qui abbiamo potuto ammirare gli scenari del monte Carso e affrontare un’escursione nella natura al confine tra la città di Trieste e la Slovenia.

Mentre, il giorno seguente, abbiamo percorso la via Napoleonica, un sentiero panoramico che ha origine dal borgo di Opicina e conduce alla frazione di Prosecco.

L’inizio della strada napoleonica è caratterizzato dal noto obelisco di Opicina, ossia un monumento inaugurato in onore dell’imperatore Francesco I.

Giungendo al piazzale commemorativo, in auto o in bus, chiunque può affrontare questo tratto di strada con panorama su Trieste.

Nel nostro caso, abbiamo parcheggiato l’auto nei pressi dell’obelisco in un parcheggio gratuito. Da qui abbiamo seguito la strada fino al belvedere di Trieste dove abbiamo iniziato la nostra passeggiata napoleonica.

Il meteo di Trieste era incerto, ma il desiderio di portare a termine questa avventura vinceva sopra ogni paura. Così, senza timore, siamo partiti per la nostra via napoleonica e in buona compagnia abbiamo iniziato a muovere i primi passi su questo suolo leggendario.

Al principio, ci siamo accorti subito di alcune targhe di metallo. Placche in acciaio che segnalano le varie tappe della via napoleonica. Infatti, ad ogni intervallo di alcune centinaia di metri, queste scandiscono i chilometri del percorso panoramico.

falesia, parete alpinistica strada napoleonica belvedere Trieste

Belvedere Trieste e la falesia

La strada napoleonica prosegue adagio tra la lussureggiante vegetazione e le rocce carsiche per 3,7 chilometri. Abbiamo camminato poco più di mezz’ora prima di raggiungere la fine del sentiero in ghiaia e immetterci nella coda del percorso.

Il tratto finale della via è ricavato dalla roccia e da ciò hanno avuto origine alcune delle rinomate pareti di arrampicata della falesia. Queste sono parte di una costa rocciosa con pareti a strapiombo sul golfo di Trieste.

Palestra di arrampicata naturale, la falesia affascina per la sua storia e le caratteristiche pendenze a picco. Qui sorge il monumento ai caduti in onore di Enzo Cozzolino. L’alpinista triestino ha rivoluzionato il modo di arrampicare in Europa, perdendo la vita a soli 24 anni.

Questo memoriale serve da monito all’uomo, in quanto la natura è selvaggia e va rispettata. Al contempo, il belvedere di Trieste, il percorso panoramico e la falesia si fondono in un unico scenario mozzafiato. Dalle pareti di arrampicata il golfo di Trieste è nitido e risplende con la luce dei raggi del sole.

Abbiamo ammirato con entusiasmo le aspre e scoscese rocce carsiche. In quel frangente, solo pochi si cimentavano nella scalata della parete. In effetti, il tempo non era dei migliori e gli alpinisti avranno preferito evitare ogni dubbio. Il silenzio del momento, il panorama a 180° e la pace della via napoleonica donavano un tocco di magia.

D’altronde, se la strada è avvolta dalla leggenda, le ragioni devono risiedere anche nell’atmosfera che si respira qui, a pochi passi dall’incantevole castello di Miramare.

Prima di lasciare il sentiero, abbiamo visitato il tempio mariano di Monte Grisa, un’architettura moderna che si può scorgere dal lungomare di Trieste. Denominato durante la giornata come un trapezio isoscele, questa creazione cristiana sfigura la città di Trieste dall’alto della montagna.

Castello di Miramare, parco Trieste, belvedere, passeggiata

Il Castello di Miramare di Trieste

Finalmente, abbiamo lasciato la via napoleonica e ci siamo recati verso il principesco castello di Miramare. Questo è un capolavoro di architettura e botanica che concilia arte e natura, custodendo numerose piante tropicali. La meraviglia di questa opera ha cancellato il nostro palese disgusto per il tempio mariano appena visitato.

Così ci siamo lanciati nell’esplorazione di questo splendore architettonico voluto da Massimiliano d’Asburgo nel 1855. Il progetto affidato ad un ingegnere austriaco riprende le forme e i tratti indistinti viennesi. Inoltre, il parco di Miramare custodisce un ecosistema in cui sopravvivono numerose specie di piante tropicali. Infatti, una passeggiata nella residenza asburgica è il modo migliore per poter osservare queste rarissime varietà floreali.

Il castello di Miramare presenta un molo da cui poter scrutare l’orizzonte e ammirare il golfo. Infatti, questo è uno dei più suggestivi belvedere di Trieste ed è contornato di vegetazione, cormorani, cigni e soprattutto dall’Adriatico. Il nostro viaggio on the road è terminato proprio qui, nell’esatto opposto da cui era cominciato. Miramare e la via napoleonica segnavano la fine del nostro itinerario on the road sulle Alpi.

Questo viaggio è iniziato in Val d’Aosta, al cospetto del Monte Bianco ed è giunto alla conclusione in Val Rosandra, nella città di Trieste. In 14 giorni abbiamo percorso oltre 2.000 chilometri a bordo del nostro van, esplorando le Alpi in lungo e largo. Un’avventura che resterà impressa nella nostra mente per tutta la vita. Mentre, il castello di Miramare è la tappa finale.

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