Corni di Canzo – Via Ferrata del Venticinquennale nel Triangolo Lariano

Corni di Canzo, via ferrata del venticinquennale, escursione sul Corno Occidentale nel triangolo lariano

Escursione sul Corno Occidentale dei Corni di Canzo per la via ferrata del Venticinquennale nel Triangolo Lariano e le Prealpi comasche

Autore: Raianaraya Nature Experience

I Corni di Canzo raggiungono un’altitudine che non intimorisce. Tuttavia, le sue pendenze e le sue pareti scoscese mettono a dura prova la resistenza anche dei più esperti. Questi tre speroni rocciosi riescono a catturare qualsiasi escursionista grazie alle loro caratteristiche uniche.

Difatti, pareti rocciose, dirupi, ponticelli, specchi d’acqua e ruscelli ricoprono l’intera montagna e non smettono mai di stupire. Inoltre, le pareti più ardue del Corno Occidentale sono attrezzate con una via ferrata: la ferrata del Venticinquennale. È anche questo il motivo per cui abbiamo sentito l’esigenza di condividere con voi questo emozionante momento trascorso nella natura selvaggia comasca.

Lo scorso sabato, ci siamo recati sul Corno occidentale di Canzo, 1.387 slm, in provincia di Como. Questa è una delle tre vette rocciose note come i Corni di Canzo che appartiene al complesso montuoso delle Prealpi Comasche. Per raggiungerlo è possibile fare una fantastica escursione affrontando la via ferrata del venticinquennale. Un percorso sensazionale che a momenti lascia senza fiato sia per i panorami sia per la vastità delle vallate che lo circondano.

La Leggenda del Demone dei Corni di Canzo

Una leggenda narra che queste tre immense cime rocciose abbiano avuto origine da uno scontro tra Angeli e Demoni. Un piccolo angelo molto astuto, in un momento propizio, riuscì a beffare il malvagio e imponente demone Canzio, creatura maestosa e terribile, soffiando della polvere di elleboro in faccia al temibile avversario. Il demone, non riuscendo a trattenersi dall’enorme starnuto, vide la sua testa affondare nella montagna per la sua potenza. Mentre, le corna si staccarono e diedero vita alle forme degli odierni Corni di Canzo.

Tuttavia, oltre alla leggenda, in questo luogo incontaminato si può godere della vista di meravigliosi sprazzi verdeggianti e scenari mozzafiato. Proprio per questo motivo, infatti, abbiamo voluto sondare il terreno e affacciarci direttamente su questa terra impregnata di mistero. Pertanto, dopo essere stati a caccia delle meraviglie del Sentiero degli Dei e delle sue affascinanti pareti a strapiombo sul mare. Oggi vi porteremo nei meandri di una delle montagne più intriganti del Triangolo Lariano.

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Canzo – la partenza

Il nostro trekking sui Corni di Canzo inizia da Canzo dove saliamo verso la fonte del Gajum, meta rinomata per la sua bellezza naturale. Qui ci ritroviamo davanti a un bivio: A sinistra è possibile intraprendere un sentiero battuto in sterrato percorribile anche in fuoristrada e in mountain bike che permette di attraversare la prima e la second’Alpe per giungere infine alla terz’alpe. Nella direzione opposta, invece, un sentiero più veloce, ma che offre uno scenario panoramico di tutto rispetto.

Noi imbocchiamo questo sentiero e iniziamo ad attraversare la moltitudine di ponticelli che si susseguono, scavalcando specchi d’acqua disseminati qua e là su tutto il terreno. Inoltre, in diversi tratti siamo totalmente sovrastati dal bosco che per alcuni attimi ci circondati con conifere che svettano verso l’alto incontrando il blu del cielo.

Seguendo questo percorso, raggiungiamo agevolmente la terz’Alpe in circa un’ora e ci ritroviamo in un luogo dall’atmosfera magica in cui è possibile rifocillarsi prendendo un caffè o una fetta di torta. Inoltre, per chi avesse esigenze maggiori, il rifugio offre la possibilità di pranzare e assaggiare i prodotti tipici locali.

A questo punto siamo solo a metà della nostra escursione sui Corni di Canzo e poco più avanti, ci attende il tratto più duro della salita da cui è possibile raggiungere la tanto ambita via ferrata che conduce al Corno Occidentale. Anche se è proprio giunti alla ferrata del venticinquennale che inizia il vero divertimento. Allacciamo i caschetti, sistemiamo l’attrezzatura e siamo pronti per affrontarla in vista della conquista della cima su per la parete rocciosa.

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La Conquista del Corno Occidentale

Il paesaggio offre un panorama mozzafiato e la via ferrata del venticinquennale non fa che aumentare l’adrenalina lungo tutto il tragitto. Infine, Conquistiamo la vetta. L’impresa è compiuta e la fatica sembra scomparire dai nostri volti. Tutto d’un tratto, la vista del panorama intorno a noi sembra assorbire la nostra stanchezza e riesce ad allontanare la nostra mente dalle prove appena affrontate.

Sulla croce di vetta del Corno occidentale è possibile assistere a uno scenario panoramico che si sviluppa a 360° intorno a noi. Madre natura ci regala uno dei sui spettacoli più ben riusciti a cui non possiamo che restare ammaliati. Dal punto in cui ci troviamo possiamo ammirare le bellissime Grigne, il Monte Resegone, il Monte rosa, le Alpi, le Prealpi e nei giorni più limpidi, è possibile scorgere persino gli Appennini. Ci troviamo a quota 1.387 slm, ma sembra di essere in un’altra dimensione, in un universo parallelo capace di regalare emozioni indimenticabili.

Assaporiamo l’emozione di poter assistere a questi scenari e possiamo proseguire di nuovo. Ci sono diversi sentieri che portano di nuovo a valle così come altri che conducono ad altre località circostanti. Pertanto, è consigliabile chiedere informazioni prima di procedere con il trekking. Noi decidiamo di scendere per un piccolo canale che in seguito sbuca sulla stessa strada da cui eravamo partiti la mattina. Infine, imbocchiamo l’ultimo tratto del sentiero che ci riporta di nuovo a Canzo.
Raianaraya Nature Experience


Info Percorso

É consigliabile intraprendere il trekking sui Corni di Canzo nei periodi più caldi e meno piovosi, in particolare, tra aprile e settembre. Meglio chiedere informazioni prima di intraprendere questo trekking in altri periodi dell’anno.

Per affrontare l’escursione è necessario calzare scarpe da trekking. Inoltre, indispensabile portare l’attrezzatura adeguata a un’escursione lunga con la presenza della via ferrata del venticinquennale: zaino da montagna, acqua, kit da ferrata con caschetto, un cambio, un antivento, dei guanti da arrampicata e un thermos con un buon the caldo che in vetta è sempre apprezzato.

Scheda Tecnica

  • Partenza: Canzo
  • Arrivo: Corno Occidentale (Cima Occidentale dei Corni di Canzo)
  • Cima: Cima Occidentale
  • Paesaggio: Monte Rosa, Grigne, Monte Resegone, Alpi e Prealpi, sporadicamente anche Appennini.
  • Dislivello: 900 metri circa
  • Durata: 5 ore – andata e ritorno – 10 km
  • Difficoltà: Impegnativo, via ferrata del venticinquennale: EE – Escursionisti Esperti.

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