Escursione sul Monte Pic – Alpe Sëurasas, Dolomiti Val Gardena

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L’Alpe Sëurasas appartiene alle Dolomiti della Val Gardena, patrimonio dell’UNESCO. Con un’escursione sul Monte Pic è possibile ammirarle in tutto il loro splendore. Decine di malghe, il rifugio Sëurasas e balconi dall’alto completano un quadro con il Sassolungo, Sasso Piatto, Gruppo del Sella, Alpe di Siusi e Sciliar

Autore: Raianaraya Nature Experience

L’Alpe Sëurasas è una perla delle Dolomiti in Alto Adige. Adagiata in una posizione strategica, questa offre un panorama a 360° sulle vette dolomitiche della Val Gardena. Il Gruppo del Sella, il Sassolungo e il Sasso Piatto, il Catinaccio di Antermoia, i Denti di Terrarossa e lo Sciliar dell’Alpe di Siusi sono tutti ben visibili e regalano uno scenario mozzafiato. Ecco l’escursione sul Monte Pic e rifugio Sëurasas da Santa Cristina di Val Gardena, attraverso le malghe di Sëurasas nel cuore della valle tra Ortisei e Selva di Val Gardena.

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Santa Cristina di Val Gardena

Circondata da una cinta di Alpi dolomitiche, Santa Cristina di Val Gardena è un borgo pedemontano che sorge al cospetto del maestoso Gruppo del Sassolungo, Saslonch in ladino. Con appena 2000 abitanti, la località montana è tra le più affascinanti dell’Alto Adige e offre vedute dall’alto grazie ad una fitta rete sentieristica e a escursioni di ogni genere. In particolare, dal centro del paese nascono percorsi escursionistici e trail per mountain bike che consentono di vivere esperienze nella natura senza dover ricorrere ad auto o mezzi pubblici.

In inverno, in diverse fasce orarie del giorno è anche attivo il servizio skibus che permette di raggiungere la destinazione desiderata ancor prima e in piena comodità. Ad esempio, l’escursione sul Monte Pic e al rifugio Sëurasas può essere intrapresa in diversi punti della valle: da Col Raiser e dal Rifugio Firenze, da Ortisei e dal centro di Santa Cristina di Val Gardena.

Quest’ultimo è anche l’origine del nostro trekking, ma avendo la fortuna di pernottare in un residence a Plesdinaz, possiamo evitare lo strappo in salita con pendenze vertiginose che dal paese conduce prima nella già citata località e poi all’ingresso del sentiero vero e proprio. Ad ogni modo, dalla fermata Dosses, a Santa Cristina, parte lo skibus per Puzé che in circa cinque minuti porta ad un’altezza della strada Plesdinaz che facilita l’escursione.

Plesdinaz, l’inizio escursione sull’Alpe Sëurasas

Il segnavia con il n. 20 per l’Alpe Sëurasas e per l’omonimo rifugio è presente già da Plesdinaz, in prossimità della fermata autobus Skibus: La Crëusc. Qui la salita è in forte pendenza e conduce, sia su asfalto sia su brevi tratti in sterrato, nei pressi del Parcheggio Cristauta. Nel nostro caso, usciti dall’appartamento, saliamo a piedi e affrontiamo questa prima parte con pendenze sfiancanti. Per evitare tali salite iniziali, è possibile parcheggiare l’auto direttamente al Cristauta. Tutto dipende da quanta voglia si ha di camminare.

Procediamo tra i tornanti e a tratti lasciamo la strada per addentrarci nel bosco. Difatti, il sentiero n. 20 accompagna chiunque ne abbia voglia fino alla mulattiera senza adoperare l’auto. La natura è padrona e solo il silenzio e le poche malghe riempiono i pendii, innevati e immemori. Con una scarpata finale raggiungiamo il vero percorso, ossia il sentiero che dal rifugio Firenze conduce prima al rifugio Sëurasas e poi al monte Pic.

Giunti sul sentiero, iniziamo ad avanzare sulla neve e per un attimo anche in piano. Ne approfittiamo per riprendere fiato e scattare qualche prima foto del Sassolungo e dello Sciliar in lontananza. Sebbene una leggera foschia, il quadro è dipinto nei minimi dettagli. Ogni montagna, vetta o albero sembra essere in un equilibrio perfetto con l’ambiente. Procediamo avanti fino al primo bivio. A sinistra la via porta ad Ortisei, mentre davanti sale verso il rifugio Sëurasas. Ed è così che entusiasti varchiamo la soglia della prima salita verso la meta.

Rifugio Sëurasas, 2020 m s.l.m. Val Gardena

Il sentiero prima sale ripido e quasi si inerpica sulla montagna, ma in circa 20 minuti terminiamo il primo tratto che conduce ad un bivio:

  • A sinistra il sentiero n. 4 per Ortisei
  • A destra il sentiero n. 20escursione monte Pic e rifugio Sëurasas

Da questo punto il segnavia indica 1:10 ore per il rifugio Sëurasas e 1:50 ore per il monte Pic. Così, con un manto nevoso sempre più omogeneo, scaliamo i pendii, a volte più dolci, altre più aspri.

In circa un’ora raggiungiamo il rifugio Sëurasas. Nell’affrontare i tornanti, silenziosi e innevati, delineiamo un nuovo sentiero e lasciamo che le nostre orme si confondano con quelle di altri escursionisti, ma anche di camosci e di caprioli. Questo infatti è un habitat naturale prediletto per gli animali alpini. Poco prima del Sëurasas, una casupola in legno è del tutto ricoperta da dune di neve e risplende al tocco dei raggi del sole.

Dal Rifugio Sëurasas il sentiero continua verso la Kreuz (Crujeta), 2149 m s.l.m. e il monte Pic a 2363 m s.l.m. Inoltre, i più esperti e attrezzati possono pensare di raggiungere il Seceda, da cui l’ampio balcone su una candida val Gardena concede un paesaggio di straordinaria bellezza. Eppure, già da questa posizione il paesaggio concede una vista mozzafiato sui massicci dolomitici del Sella, Sassolungo e Sciliar. Il rifugio in inverno è chiuso, ma durante la stagione estiva è aperto e consente anche di pernottare.

Baita Seurasas, Alpe Seurasas, Dolomiti Val Gardena

Escursione Monte Pic, Alpe Sëurasas

Giunti al Sëurasas, il sentiero n. 20 continua con una pendenza vertiginosa e per circa 20 minuti non lascia respiro. Più avanziamo e maggiore è la visuale sull’intera valle. L’escursione sul monte Pic è piacevole anche se faticosa. L’ascesa inoltre regala sempre emozioni ed è così anche questa volta. La destinazione è a circa 40 minuti di trekking dal rifugio Sëurasas. Dal privilegiato punto panoramico i villaggi sembrano scomparire e solo la natura pare dominare.

Sciliar e Alpe di Siusi dal Rifugio Seurasas e Alpe di Seurasas

La terrazza panoramica regala un’esperienza indimenticabile in una valle caratterizzata da creste sporgenti, guglie frastagliate e paesaggi onirici. Giungere in cima è un concentrato di emozioni che inizia dal momento in cui muovi il primo passo. L’escursione sul monte Pic nonché sull’Alpe Sëurasas non è da meno. Per tutto il tragitto siamo circondati da un’aura positiva e guardando lo scenario siamo ammaliati da un qualcosa di raro, un mondo lontano da noi. Sul sentiero il suono della quiete riecheggia e in piena armonia con la natura, dà origine alla sua melodia più celebre.

La natura e le Alpi selvagge si fondono in un unico reame tutto da vivere. La Val Gardena è solo una delle località da poter esplorare in lungo e in largo. Vieni a scoprire con noi anche la magia delle Dolomiti d’Ampezzo, le meraviglie del Parco Nazionale del Gran Paradiso e l’indiscusso re delle Alpi, al cospetto del Monte Bianco.
Raianaraya Nature Experience

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